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Dott.ssa Archeologa GIUSEPPINA MANCA DI MORES
Studio di consulenza e progettazione sui beni culturali

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“La Sardegna di Thomas Ashby”, Museo Nazionale G. A. Sanna di Sassari, febbraio 2015.

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Verifica archeologica preventiva

All’interno del DLgs 163/2006 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE.”, gli artt. 95 e 96 stabiliscono l’obbligo della verifica archeologica preventiva nelle opere pubbliche, formalizzando un’esigenza a volte osservata ma ormai matura per la società, e indicando le caratteristiche professionali necessarie per poterla svolgere.
Noi abbiamo questa qualifica, come previsto dalla legge (dall’art. 95 “Le stazioni appaltanti raccolgono ed elaborano tale documentazione mediante i dipartimenti archeologici delle università, ovvero mediante i soggetti in possesso di diploma di laurea e specializzazione in archeologia o di dottorato di ricerca in archeologia) e come indicato nell’elenco dei professionisti dotati di tali requisiti pubblicato dal Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo (nostro accreditamento nr. 1376).
Abbiamo svolto diverse verifiche di questa natura, coordinando interventi e analisi archeologiche per opere varie, parchi eolici e in alcune delle più rilevanti opere pubbliche in Italia e nel territorio della Sardegna: la tomba etrusca della Montagnola (Sesto Fiorentino-Firenze) nell’ambito dei lavori dell’Alta Velocità-tratta Firenze-Bologna anni 2000-2010), per conto di FiatEngineering (successivamente MaireEngineering e Tecnimont) e il coordinamento della verifica archeologica preventiva del tracciato del gasdotto Galsi su tutto il territorio della Sardegna (2009-2010).

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Tomba etrusca della Montagnola (Rilievi Gargiani - Goracci)
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Tracciato progetto gasdotto GALSI
Tecnologia avanzata

Grazie a tecnologie avanzate si possono operare interventi preliminari a ricerca archeologica, restauro e conservazione dei beni culturali, con diagnosi non invasive e di buona affidabilità.
Accanto alle caratteristiche tecniche della strumentazione è fondamentale la capacità professionale di chi la gestisce e la lettura congiunta del dato archeologico.
1995 Consulenza archeologica per l'esecuzione di indagine con G.P.R (georadar) in aree del centro storico di Porto Torres (SS) a forte impatto archeologico nell'ambito dei lavori di risistemazione della rete idrica e fognaria. Incarico IDROS s.r.l.
1999 Consulenza archeologica nella realizzazione di indagine georadar coordinata dal geologo Senior Andrea Venier (Trieste) nell’area e sulle strutture della torre di Posada – Castello della Fava (NU). Incarico S.C.S. – Ing. Nino Calvisi (Siniscola-NU).
1999 Consulenza archeologica nella realizzazione di indagine georadar coordinata dal geologo Senior Andrea Venier (Trieste) nell’area e sulle strutture del nuraghe Nuraddeo di Suni (NU) - Incarico S.C.S. – Ing. Nino Calvisi (Siniscola-NU).
2001 Consulenza archeologica nella realizzazione di indagine georadar coordinata dal geologo Senior Andrea Venier (Trieste) nell’area archeologica di Su Nuraghe, Sennori (SS). Incarico Amministrazione comunale di Sennori.
2004-2005 Olmedo (SS)-Complesso megalitico di Monte Baranta. Predisposizione indagini a tecnologia avanzata (georadar, endoscopiche, ultrasoniche, sezioni sottili, coefficienti di imbibizione, Andrea Venier-A.T.S. s.r.l. Trieste) preliminari all’intervento di restauro. Coordinamento sul campo nell’esecuzione e relazione scientifica. Incarico Amministrazione comunale di Olmedo.
2000-2010 Sesto Fiorentino (FI) – Monitoraggio e interpretazione dati igrometrici, a scansione oraria in continuum quotidiano della tomba etrusca della Montagnola. Report trimestrali (Incarico Fiatengineering/Maireengineering/Technimont).
2009-2010 Sassari, Palazzo della Provincia – Coordinamento diagnostica coordinata dal geologo senior Andrea Venier-A.T.S. s.r.l. Trieste per l’intervento di restauro (incarico gruppo di progettazione architetti Sandro Roggio-Gigi Gavini.

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Ricerca scientifica

La ricerca scientifica si è incentrata in particolare sullo studio delle terrecotte architettoniche dei santuari etruschi e laziali, con particolare attenzione ai contesti di Roma, Fregellae, Ardea e altre località.
In Sardegna ha curato i temi della romanizzazione in età repubblicana e il passaggio dal mondo punico a quello romano attraverso lo studio dei sistemi territoriali (stradaria romana, insediamenti, presenze varie) e di materiali come ceramiche, terrecotte votive, bronzi da contesti civili e funerari.
Ha attualmente in corso lo studio e la ricostruzione della decorazione architettonica fittile di età repubblicana del tempio di Antas presso Fluminimaggiore (CI).

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Ardea
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Fluminimaggiore (CI). Tempio di Antas. (con ipotesi ricostruttiva)
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Nuovi scavi e tecnologie nel centro storico di Porto Torres

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Consulenze

L’attività di consulenza si esplica nell’ambito della ricerca scientifica, della progettazione e degli interventi operativi di conservazione, valorizzazione e gestione dei beni archeologici, della pianificazione territoriale, dell’attività peritale a favore di enti e soggetti pubblici e privati, studi professionali etc.

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Tomba etrusca della Montagnola, (Consorzio Alta Velocità Emilia e Toscana)
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Olmedo (SS) - Diagnostiche per Monte Baranta
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Cargeghe (SS) - Strada di Sos Baiolos, 1
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Cargeghe (SS) - Strada di Sos Baiolos, 2
Catalogazione

Catalogare con previsi tracciati scientifici è un’azione di conoscenza a livello primario ma soprattutto a livello di approfondimento. Si lavora seguendo gli standard dell’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MiBACT) adottati dal Centro di Catalogo della Regione Autonoma della Sardegna.
Ho partecipato ai primi grandi progetti di catalogazione in Sardegna: SITAG-Giacimenti culturali, su tutto il territorio della Gallura (1987-1989), e TURRIS (1991); in seguito ho progettato, organizzato e promosso per numerosi Comuni ed altri enti territoriali, Regione Autonoma della Sardegna (in corso), banche dati interattive sui beni archeologici, sull’alimentazione tradizionale e beni demoantropologici (maschere tradizionali della Sardegna a Mamoiada).
Sono stata docente di “Informatica applicata ai beni culturali (catalogazione)” all’Università di Sassari-Consorzio Uno-Oristano), di “Teoria e Pratica di Catalogazione dei BDM (Beni Demoantropologici Materiali) e BDI (Beni Demoantropologici Immateriali)” al Conservatorio di Sassari , e all’Università Luiss-Guido Carli di Roma di “Procedure di valutazione e linee guida per la catalogazione delle evidenze” all’interno del master di “Archeologia preventiva e management del rischio archeologico (24 ore). All’interno, modulo di 6 ore sulle tecniche di catalogazione ICCD dei beni culturali – scheda sperimentale MODI (modulo informativo).

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Giuseppina Manca di Mores

È titolare dal 1994 di uno Studio di Consulenza e Progettazione sui Beni Culturali che si avvale di collaborazioni con professionisti dei vari settori dei beni culturali. Ha condotto attività di verifica archeologica preventiva, anche con impiego di tecnologia avanzata, scavo archeologico e sorveglianza, censimento, catalogazione, ricerca scientifica, progettazione ed esecuzione di interventi di valorizzazione e gestione economica dei beni culturali. È attualmente Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Archeologi.

1983: Laurea in Lettere e Filosofia (110/110 e lode) presso l’Università degli Studi di Perugia, con indirizzo archeologico e titolo della tesi “Terrecotte architettoniche di Roma, Regioni IV, V e VI: contributi all’identificazione dei santuari”, Cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana; relatore Prof. M. Torelli.
1995: Diploma di perfezionamento (70/70 e lode) presso la Scuola Nazionale di Archeologia dell’Università di Roma – La Sapienza, con tesi dal titolo “Terrecotte architettoniche di Ardea. Revisione e analisi comparata del materiale architettonico fittile proveniente dai templi dell’Acropoli, della Civitavecchia e di Colle della Noce”. Cattedra di Etruscologia, relatore Prof. G. Colonna.

2002: Master di primo livello in Economia e Gestione dei beni culturali presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma – Tor Vergata. Relazione finale con direzione del Prof. G. Scandizzo “Strategie nel settore dei beni culturali legate al segmento - qualità della tradizione enogastronomica in Sardegna. Un esempio: l’azienda vitivinicola Sella & Mosca e la gestione dell’area archeologica di Anghelu Ruju (Alghero - SS)”.

Nel 1984 è stata titolare di una borsa di studio Fulbright presso l’American Academy in Rome per l’approfondimento dello studio delle terrecotte architettoniche di Roma e nel 1985 della borsa di studio della M. Alwyn Cotton Foundation per lo studio delle terrecotte architettoniche di Ardea.
Ha svolto scavi, censimenti, ricerche e catalogazioni in tutta Italia e all’estero, con pubblicazioni scientifiche e varie attività editoriali, in particolare su Roma, Fregellae, Ardea, Sesto Fiorentino (tombe etrusche della Montagnola e della Mula), Tunisi (Cartagine) e, in Sardegna, Tharros (area di Su Muru Mannu), Cargeghe (strada romana di Sos Baiolos), Torralba (nuraghe Santu Antine), Suni (Nuraghe Nuraddèo), Posada (torre e Castello della Fava) Sennori (Su Nuraghe), Olmedo (Monte Baranta), Monteleone Roccadoria (complesso archeologico di Sa Tanca ‘e Sa Mura), Porto Torres (Turris Libisonis), Fluminimaggiore (tempio di Antas).

Ha collaborato scientificamente, nella ricerca e nella didattica con CNR, Università degli Studi di Sassari, Conservatorio di Sassari, Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro, Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano, Soprintendenza Archeologica del Lazio, Università degli Studi di Roma-La Sapienza, Università Luiss-Guido Carli di Roma, Institut de Patrimoine National de Tunis.

Ha svolto incarichi di progettazione e consulenza sui beni culturali per enti pubblici e privati sardi e nazionali.

La Sardegna di Thomas Ashby
Il progetto

Quando uno dei più importanti archeologi e topografi del secolo scorso quale fu Thomas Ashby attraversa la Sardegna agli inizi del ‘900, con un viaggio documentato da oltre 600 fotografie riguardanti archeologia, paesaggio, tradizioni popolari, architetture religiose, domestiche e della produzione (ad esempio, le grandi miniere dell’Iglesiente), di esterni e interni, si costituisce un racconto della nostra modernità di eccezionale importanza.
Questo racconto era sinora inedito. Le immagini della Sardegna, scattate da Thomas Ashby fra il 1906 e il 1912, sono di proprietà della British School at Rome, della quale Ashby fu Direttore dal 1906 al 1925. Grazie alla concessione della British School e alla nuova digitalizzazione di 300 immagini, abbiamo restituito tale memoria ai territori dell’isola, al mondo della cultura, ad appassionati, studiosi e istituzioni con un volume ed una mostra fotografica che si propongono come evento culturale dell’anno. Cinquantotto i comuni sardi toccati da Thomas Ashby.
Grazie all’incarico della British School at Rome sono curatrice del volume (stampato dall’editore Carlo Delfino) e dell’organizzazione delle mostre, coordinando un gruppo di lavoro composto da Alba Canu, Clara Corona, Marcello Madau e Valter Bruno Pallavisini, con l’apporto di istituzioni come Accademia di Belle Arti ‘Mario Sironi di Sassari’, le Università degli Studi di Cagliari, Padova e Sassari, le Soprintendenze Archeologiche della Sardegna e la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Sassari e Nuoro, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dell’Associazione Nazionale Archeologi di altri importanti enti ed associazioni.
I testi sono redatti da 45 studiosi fra i quali, a fianco di personalità del mondo accademico e della tutela, si distinguono giovani studiosi, ricercatori indipendenti e professionisti della cultura, segno di una nuova realtà emergente nel Paese e in Sardegna. Volume e mostra sono accompagnati da un video realizzato dall’Accademia di Belle Arti ‘Mario Sironi’ di Sassari, con musiche eseguite dal chitarrista Andrea Fanciulli dei ‘Nasodoble’.
Il volume e la mostra si configurano come un evento di assoluto rilievo, destinato ad avere respiro nel tempo e ad accompagnare in modo autorevole, ma nel contempo agevole e di sicura attrazione, la promozione di vaste zone dell’isola attraverso il suo eccezionale patrimonio culturale e paesaggistico.

Thomas Ashby
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Thomas Ashby nasce a Staines nel Middlesex, Inghilterra, il 14 ottobre 1874. Dopo aver frequentato la scuola a Winchester prosegue gli studi a Christ Church, Oxford, dove, nel 1897, si laurea in studi classici.
Nel 1890 il padre, Thomas Ashby Sr., costretto per motivi di salute a interrompere la sua attività lavorativa, si trasferisce a Roma. Sarà proprio il padre a introdurlo nell’ambiente accademico anglo-italiano dell’epoca, presentandolo ai membri della BAAS (British and American Archaeological Society), di cui diventerà socio effettivo nel 1896. Conosce alcune delle personalità più importanti nell’ambito dell’archeologia romana, come Rodolfo Lanciani e Giacomo Boni e altri membri della BAAS, tra cui Padre Peter Paul Mackey.
Il giovane Ashby vince nel 1901 la prima borsa di studio della British School at Rome (BSR), fondata in quello stesso anno per promuovere gli studi di antichità romana e greco-romana in Italia. Diviene Vicedirettore della BSR già nel 1903 e ricopre l’incarico di Direttore dal 1906 al 1925.
Studioso eclettico e ricco di interessi, oltre a condurre ricerche nel campo archeologico e topografico, si appassiona alla storia dell’arte, alla filologia, alle tradizioni popolari, al collezionismo di stampe, disegni e libri antichi, nonché alla fotografia, che utilizza fin dal 1890 come principale strumento di documentazione per i suoi studi.
Effettua, in compagnia di studenti e colleghi, numerose escursioni, ricognizioni e scavi nei luoghi più significativi dell’Italia e dell’area mediterranea, incluse le isole di Malta, Sicilia e Sardegna. Ed è proprio in Sardegna che intraprende una lunga serie di viaggi fra il 1906 ed il 1912 insieme all’archeologo Duncan Mackenzie, primo collaboratore di sir Arthur Evans agli straordinari scavi cretesi del Palazzo di Cnosso.
Il senso storico dell’esperienza in Sardegna è nell’incontro fra la sua forte personalità scientifica, le ricerche di Duncan Mackenzie sul megalitismo isolano e l’intento di Antonio Taramelli di dare respiro mediterraneo alla ricerca archeologica sarda. Con Mackenzie Ashby condivise l’idea di esplorare congiuntamente Sardegna e mondo minoico, studiandone parallelamente archeologia e antropologia.

Il libro

Il volume è organizzato in una parte iniziale con alcuni testi introduttivi, alla quale fanno seguito, a tutta pagina, le 80 immagini della mostra fotografica e i testi di commento alle trecento fotografie pubblicate, scritti da un ampio set di esperti, accademici e giovani studiosi. L’opera è indirizzata ad un ampio pubblico. Le immagini parlano da sole: i testi di commento, seppure nel giusto e indispensabile rigore metodologico, sono brevi ed efficaci, volti soprattutto a dare l’idea di quale Sardegna Ashby, all’inizio del ‘900, volle fermare con il suo obiettivo. Le immagini sono organizzate in otto macro-aree dell’isola

La mostra
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La mostra fotografica, con le sue ottanta immagini ad alta definizione è stata inaugurata il 16 maggio 2014 presso la British School a Roma. Essa, concepita come itinerante anche nell’agevole strutturazione in pannelli a leggìo, adatti a diversi rapidi allestimenti, viaggerà ora in Sardegna, con foto, video e proiezioni, costituendo un forte elemento di promozione dei luoghi e dei monumenti della nostra cultura. La mostra è stata inaugurata a Sassari presso il Museo Nazionale G. A. Sanna - Padiglione Clemente, 11 dicembre 2014 fino al 15 marzo 2015, con un'eccezionale affluenza di visitatori.

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--Roma, British School, maggio 2014, mostra fotografica "La Sardegna di Thomas Ashby"

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Copertine
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--Video di presentazione della mostra fotografica "La Sardegna di Thomas Ashby"
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Dott.ssa Archeologa Giuseppina Manca di Mores
Studio di consulenza e progettazione sui beni culturali

07100 Sassari, Piazza d'Italia 26 - tel. 079 200082
g.mancadimores@gmail.com - g.mancadimores@gigapec.it

La grafica e la realizzazione di questo sito è stata realizzata dallo Studio Grafico "Grafcolor" di Sassari
in collaborazione con gli allievi dell'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" di Sassari